Ricordo da New York (Valentina Fossati)
Caro Gian Paolo, se oggi sono qui e' sicuramente anche
grazie a te. La mia passione per la ricerca e' nata
soprattutto in quell'aula del corso di Istologia... decisi
subito che avrei fatto la tesi con te e nessuno dei corsi
successivi mi fece cambiare idea. E dai li poi tanto altro,
fino al dottorato e il tuo sostegno per la mia partenza
verso gli Stati Uniti. Molto piu di un professore, un grande
amico. Grazie di tutto. Ti porto nel cuore
(Pubblicato il 14 luglio 2014 su Facebook da Valentina
Fossati, Helmsley Stem Cell Investigator presso The New York
Stem Cell Foundation)
Ricordo di Gian Paolo (Pierluigi Strippoli)
Dopo due anni di internato in clinica arrivai nel 1990 nel
Laboratorio di Gian Paolo perché volevo dedicarmi alla medicina
sperimentale, e, mi dissero diversi amici, "lì si fa ricerca per
davvero".
La prima cosa bella del rapporto con Gian Paolo era che da
subito ti sentivi parte del gruppo di ricerca. Percepivi di
avere una responsabilità anche da studente, e di essere
coinvolto in qualcosa di grande e di entusiasmante. Ricordo che
quando durante la tesi andai per qualche giorno in montagna
sulle Alpi (si era già alla fine di Luglio...) volle il numero
di telefono dell'albergo (non c'erano i cellulari), perché se
fosse arrivato un prelievo urgente avrebbe potuto rintracciarmi
e farmi rientrare subito a Bologna in Laboratorio...
Il carisma di Gian Paolo, grazie al quale tanti hanno
accresciuto la loro passione per la ricerca, derivava da diverse
componenti.
Dal punto di vista scientifico, era vulcanico e incontenibile
nelle idee. Gli bastava uno spunto, un articolo, una telefonata
con i tanti colleghi autorevoli con cui collaborava ovunque per
cogliere subito il punto di novità e suggerire una nuova
direzione. Aveva cultura sia clinica sia sperimentale, e la
ricerca non era fine a se stessa, era per curare i malati. Con
gli studenti alle prime armi era paziente, consapevole delle
difficoltà delle tecniche e pronto a giustificare gli
inevitabili errori.
L'aspetto umano non era meno importante. Gian Paolo era di una
irresistibile simpatia romagnola, brillantissimo nel raccontare
episodi e personaggi ed a stemperare situazioni accademiche un
po' pesanti, a volte dovute al suo carattere esuberante, con una
sana e pungente ironia. Colpiva la semplicità con cui ti offriva
la sua amicizia: con l'aiuto di Laura, apriva la sua casa per
discussioni scientifiche, stesura di articoli e laute cene ben
l'oltre l'orario formale di lavoro. Si poteva parlare di tutto,
e così scoprire la sua passione per l'arte, per la musica, per
il bello, la sua straordinaria cultura generale. Il gruppo di
ricerca era ben definito e tutti sentivano di fare la loro
parte. Anche gli studenti dei corsi, che apprezzavano le sue
lezioni sempre ricche ed originali, sapevano di avere un punto
di riferimento adulto in lui per qualsiasi problema.
Mi impressionava anche la sua facilità nell'instaurare rapporti
con chiunque, dal grande scienziato estero al mercante della
bancarella. Questo ha permesso la creazione di una rete di
rapporti nazionali ed internazionali fondati sulla stima e sulla
cordialità, fino all'amicizia, che potevano comportare per noi
la possibilità di svolgere periodi fuori Bologna per imparare
tecniche nuove presso colleghi di cui si fidava. Da vero
universitario ci stimolava sempre ad imparare, ad aggiornarci,
ad andare in giro per congressi e io, estremamente refrattario
agli spostamenti in genere, per seguirlo a Napoli poco dopo la
mia laurea fui da lui costretto a prendere l'aereo per la
seconda volta in vita mia. Mentre io ero molto teso per il volo,
lì mi accorsi per la prima volta della profondità intima della
sua fede: con naturalezza, durante il decollo aprì un breviario
per pregare, lo faceva abitualmente, ma io non lo sapevo e in
quel momento la mia paura di volare non ne trasse molta
rassicurazione...
Come allievo di Gian Paolo sono stato onorato di poter
contribuire ad un sito internet in suo ricordo, a testimonianza
della sua incidenza sulla ricerca e sulla didattica della
biomedicina del nostro Ateneo, con un valore di memoria storica
che attraversa diverse generazioni con un lungo elenco di
allievi. Il sito rimane aperto a tutti i contributi di ricordo
che emergeranno.
Grazie carissimo Gian Paolo per come mi hai testimoniato l'amore
per la famiglia, la passione per il nostro lavoro e la
limpidezza della tua fede. Credo che puoi andare orgoglioso
della maturazione dei tanti frutti che sono nati dal tuo albero.
Ti sentiamo vivo, e tu dacci una mano da lassù.
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