In memoria (1945-2014)
Curriculum Vitae
Gian Paolo Bagnara, nato a Lugo di Romagna il 16 Aprile 1945,
era figlio di un impiegato di banca e di una maestra di
musica. Insieme alla madre ha iniziato lo studio del
pianoforte senza però arrivare al diploma, per poter
intraprendere gli studi universitari come consigliato da sua
madre stessa. Data la formazione classica e la sua eccellente
preparazione nelle materie letterarie, in famiglia si pensava
ad una sua iscrizione alla Facoltà di Lettere Classiche.
Invece fu inaspettata la scelta per Medicina.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia
all’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna nel 1970.
Sposato con Laura e padre di Benedetta, Francesca e Maria.
Ha conseguito la Specialità in Ematologia
Clinica nel 1973 e mostrato da subito grande passione per la
ricerca sperimentale iniziando la sua collaborazione con
l’allora Istituto di Istologia ed Embriologia Generale,
diretto dal Prof. Carlo Rizzoli, sotto la guida della Prof.ssa
Maria Antonietta Brunelli. Tra i suoi maestri ricordiamo il
Prof. Sante Tura dell'Università di Bologna, il Prof. Giuseppe
Tridente dell'Università di Verona e il Prof. Giorgio Prodi
dell'Università di Bologna.
Tra il 1983 e il 1984 ha trascorso un anno di studi e ricerche
presso il Laboratorio del Prof. Giovanni Rovera, Wistar
Institute,
Philadelphia, Pennsylvania - USA.
Come ematologo sperimentale ha partecipato alla fondazione del “Gruppo di Ematologia Sperimentale della Società Italiana di Ematologia” nel 1975; socio dello Stem Cell Club e membro della European Tissue Colture Society, ha organizzato nel 1989 l’European Stem Cell Meeting e nel 1993 il Simposio congiunto Italia-Stati Uniti Stem Cell Factor and related cytokines in Bone Marrow Congenital Dysplasias.
Negli anni ’80 è stato membro di varie
Società Scientifiche nazionali e internazionali nell’ambito
dell’Ematologia Clinica e Sperimentale, dell’Associazione
Italiana Colture Cellulari e del Centro Interdipartimentale di
Ricerca sul Cancro “Giorgio Prodi”, diretto in seguito dal
Prof. Guido Paolucci.
Nel 1981 è stato chiamato come Professore Associato, a
ricoprire l’insegnamento di Citologia presso la Facoltà di
Medicina dell’Alma Mater.
Negli anni ’90 è entrato a far parte del
Comitato Editoriale di prestigiose riviste scientifiche tra
cui l’International Journal of Cell Cloning ora Stem
Cells, Blood ed Experimental Hematology.
Nel 1995 ha contribuito con la sua vocazione per
l’insegnamento del metodo scientifico e del rigore
sperimentale allo sviluppo del primo corso di Biotecnologie in
Italia, presso l’Alma Mater. Nel 2001 è diventato Professore
Ordinario di Istologia e nel novembre del 2009 è stato eletto
Direttore del Dipartimento di Istologia, Embriologia e
Biologia Applicata dell’Università di Bologna.
Con una attività di ricerca sempre focalizzata sulle cellule staminali, ematopoietiche prima e poi mesenchimali da diverse sorgenti, è approdato alla creazione, nel 2004, della “Banca delle cellule staminali umane per scopi sperimentali”, e nel 2009, alla fondazione della International Placenta Stem Cell Society assieme ad un gruppo di ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Numerosissime le collaborazioni scientifiche
con studiosi italiani ed esteri. Qui ricordiamo solo quella
con il Prof. Luigi Pegoraro dell'Università di Torino, che è
stato anche amico carissimo.
La sua produzione scientifica comprende circa 300
pubblicazioni, delle quali oltre 150 apparse su riviste di
rilevanza internazionale (114 catalogate in PubMed).
Responsabile del Laboratorio di Ematologia
Sperimentale dell’Istituto di Istologia, poi Dipartimento di
Istologia, Embriologia e Biologia Applicata, ha accolto
studenti e tesisti fino al ritiro dall’attività accademica nel
2012: molti degli allievi
che si sono formati grazie ai suoi insegnamenti, nel
corso degli anni, hanno raggiunto posizioni di insegnamento
universitario ed eccellenza nella ricerca in Italia e
all’estero.
Autore e coordinatore del volume "Le
cellule staminali", testo italiano sul
recente ed esplosivo sviluppo delle conoscenze nel campo della
terapia cellulare, edito da Esculapio nel 2013.
Persona poliedrica, di formazione
scientifica, ha sempre affiancato alla passione per la
ricerca, la cultura per la musica classica, l’opera lirica, il
teatro e l’arte, completando con la sensibilità umanistica il
profilo eccellente di scienziato. La passione artistica è
stata ereditata dalle figlie: per il canto lirico da
Benedetta, per il teatro da Francesca e per l'arte da Maria.